E' possibile avere un nodo al cervello come quelli che vengono in gola? E' possibile che, una volta tanto, i pensieri stiano in silenzio? E' possibile avere il cervello triste, una volta tanto? Non il cuore...Il cervello triste. Un cervello triste, poveretto, stanco, poveretto, che langue, poveretto, che si gira e rigira inquieto nella scatola cranica, poveretto...Mentre il cuore batte che è una bellezza.
Il cervello triste vede immagini che non esistono, sente musiche e rumori che non risuonano, annusa odori che non aleggiano, assapora gusti che non sono mai stati appoggiati sulla lingua, raccoglie carezze che non sono mai state date. Il cervello triste proietta una realtà tutta sua che si sovrappone a brevi flash di realtà. Il cervello triste prende questi flash e li incanala nel suo mondo. Il cervello triste prende alcuni ricordi e li deforma, ne prende altri e li imprime a ferro e fuoco nella memoria ingigantendo sapori, odori,gusti, carezze e visioni. Il cervello triste prende le persone e le mette tutte su una scacchiera. Ma quali sono le squadre? Giochiamo tutti contro tutti, sembra. Io sono una regina che non sa se deve attaccare gli altri o difendere il proprio re.
Il cervello forse è triste perché è stanco...Il cervello triste e stanco...Ma più triste, che stanco. Che cosa si può fare per un cervello triste? Che cosa si può fare per arrivare al bordo della scacchiera e saltare giù? Che cosa si deve fare per uscire da questo paese-non-proprio-delle-meraviglie e riuscire a vedere da fuori la scacchiera? Forse il cervello triste va spento e basta...Ma il cervello, lo sanno tutti, non si spegne. Un cervello triste è destinato a rimanere triste finché domani non sarà un cervello impegnato, attivo, tranquillo e magari anche un po' allegro.
Il cervello triste pensa anche dieci volte di più di un cervello allegro. Il cervello triste produce dieci volte più idee di un cervello allegro. Non sempre si tratta di idee brillanti...Anzi, il più delle volte sono più tristi del cervello stesso...Non sono idee luminose come le lampadine nuove...Il cervello triste pensa come la luce soffusa di una lampada ad olio o di un'abatajour: intuisci i contorni, afferri i tratti fondamentali e il resto è di libera interpretazione. Il cervello triste ama il suo mondo...Se il cervello è triste dalla scacchiera non si esce e non ci sono russi super intelligenti a dire come devi muoverti. Ci sei solo tu, col tuo cervello triste.
Tuesday, December 14, 2004
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