Saturday, April 23, 2005

GLI INVENTORI, GLI ESPERTI, I VERI GENI... E NOI

Tutto ciò che è importante sapere nella vita l'ha scoperto o inventato qualcuno. Geni, scienziati, talenti delle arti e della tuttologia, esperti di qualsiasi genere e razza. Ogni indagine, ogni sondaggio, ogni frase oggi sa di già detto o ricorda quello che qualcuno ha già analizzato, scritto, tabulato, dimostrato. Esperti in ogni trasmissione ci dicono cosa dobbiamo dedurre da quello che accade nella politica e nella società rifacendosi ad altri esperti. Leggi un libro a caso e ti accorgi che qualcuno ha già detto quello che pensi, ma con parole migliori. Anche ciò che sembra effimero è già stato definito: Coco Chanel ha inventato il vero stile, Mary Quant la vera minigonna, i Beatles il vero pop. Anche nel porno non esiste niente di simile alle prestazioni di Holmes. Poi sono arrivate le imitazioni da acquistarsi solo dopo aver oltrepassato la soglia della maggiore età. E' vero, rimangono i grandi misteri della natura, ma ci stanno lavorando gli scienziati. Nulla deve restare intentato, tutto deve essere chiaro, definito, riproducibile, sperimentabile, mappabile, indicizzabile, comprensibile, auscultabile, starnutibile, tossibile... Dica trentatré. Di sconosciuto, buchi neri a parte, resta poco. E anche i buchi neri sono una specie in via di estinzione.

Chi sono quelli che hanno scoperto tutto? Quand'è che si diventa esperti di qualcosa? Quand'è che si è un vero genio? Se un giorno ti svegli, ti cade una mela in testa e prima di dire “*&%$£§” ti viene in mente che può esistere una legge di gravità che ti ha ridotto con un bernoccolo mastodontico sulla fronte, allora sei un genio. Se un giorno, entrando in vasca da bagno sicuro di te nonostante l'acqua bollente, non ti metti a gridare ma noti che il livello dell'acqua sale quando ti immergi e si abbassa quando esci, allora sei un genio. Se sei stanco di sbattere contro tutti gli spigoli della caverna in cui vivi e fai di necessità virtù scoprendo il fuoco, allora hai addirittura dato una spinta definitiva all'evoluzione umana (oltre ad aver contribuito a far rientrare la fronte e l'arcata sopraccigliare). Ma noi, oggi, possiamo essere esperti o veri geni? Cos'è rimasto da inventare, oggi?
Hanno inventato il telefono per videochiamare, la caffettiera che si spegne da sola, le scarpe che si scaldano da sole, il computer portatile, il pagamento a rate, lo sbucciapatate razzo che pela un quintale di tuberi in cinque minuti... ma chi ha bisogno di un quintale di tuberi in cinque minuti? Esistono i veri inventori di una volta? In cosa possiamo definirci esperti, noi?

Noi siamo quelli che passano ore ed ore in fila. Murphy diceva che l'atra fila va sempre più veloce di quella in cui sei tu. Noi siamo esperti nel diventare delle iene quando constatiamo che Murphy aveva ragione. Noi siamo gli esperti del correre sotto la pioggia tentando di schivare le gocce e mentre lo facciamo cadiamo nelle pozzanghere. Noi siamo gli esperti della perdita di tempo. Abbiamo inventato fior fior di modi con i quali ingannare il fisco, il direttore del nostro ufficio, la maestra e anche il panettiere. Noi siamo gli esperti nel farci beccare. Noi siamo gli esperti del lavoro che non piace ma che serve per portare a casa la pagnotta. Siamo gli inventori del tirare a campare fino alla fine del mese. Siamo veri maestri nel metterci nei guai. Siamo veri maestri anche nel dimenticare di esserci messi nei guai e nel ricaderci. Siamo esperti nel prendere abbagli. Siamo i geni del telecomando. Siamo gli esperti che rispondono a casa alle domande dei quiz e si incazzano quando il concorrente sceglie l'altra opzione. Siamo piccoli geni incompresi e i nostri buchi nei calzini non fanno la storia come quelli di Einstein.

Però siamo anche quelli che, in questo mondo dove tutto è già stato detto e ridetto, tabulato, auscultato, tossito e riferito, vivono vite originali, ognuno la sua. Siamo quelli che ridono per una stronzata detta da un amico. Siamo quelli che pensano come mai non è rimasto niente da inventare e che sanno come usare, sprecare e dimenticare quello che è stato inventato. Ogni epoca ha avuto le sue grandi scoperte e le sue grandi menti. Quest'epoca ha noi. E di uguali non ne verranno.

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