Saturday, September 02, 2006

TEMPORALI ESTIVI

Chi non ha mai ammesso che i temporali estivi arrivano all’improvviso, ma solo dopo che li hai annusati, finge di essere ingenuo. L’aria diventa fredda all’improvviso e si sente che sta cambiando. Ha un odore diverso. Si sente. E quando l’hai sentito alzi lo sguardo al cielo e vedi che ha cambiato colore. Ti accorgi che le foglie diventano argentate e, come dice mia nonna, una foglia a rovescio porta la pioggia. Sù! Non c’è nessun bisogno di fingere di essere ingenui. Sapevamo che sarebbe venuto a piovere. La vera domanda è che fare mentre piove.
Possiamo mettere un maglione e pensare che l’estate sta davvero finendo. Possiamo anche lamentarci del fatto che non ne abbiamo vissuto neppure un giorno, quest’anno. Eppure, chissà come, non siamo riusciti a combinare niente lo stesso. Possiamo fare una partita a carte. Ma che succede se non c’è nessun compagno col quale fare i giochi che conosciamo? Ecco che si fa: ci si inventa le regole di un solitario, perché le regole di un solitario non le ha mai fissate nessuno. Ci sono tanti modi di giocare il solitario, ognuno ha il suo. Il problema comune a tutti i solitari è che raramente riescono, quali che siano le nostre regole.
Che possiamo fare ancora quando piove per non accorgerci che il nostro solitario proprio non viene? Possiamo decidere di stare passivi davanti alla televisione. Possiamo uscire a fare shopping. Possiamo navigare su Internet. Possiamo tentare di lavorare quando sappiamo che tutti i nostri amici si stanno riposando o riprendendo da feste durate fino all’alba. Possiamo concentrarci su di noi. Che bello il nuovo millennio: due milioni di possibilità per ogni secondo. Scegliere. Scegliere. Scegliere. Possiamo scegliere. E scegliamo di non fare niente. Decidiamo di stare seduti sotto la pioggia, coi vestiti che si inzuppano. Tanto poi possiamo scegliere di cambiarli. Sapevamo che sarebbe venuto a piovere e, nella mancanza di qualcosa da fare che non ci faccia pensare al fatto che siamo lì a non fare niente, stiamo seduti sotto la pioggia. Lo sapevamo che sarebbe venuto a piovere. Chissà quanto dovrà passare prima che ci decidiamo ad alzarci e ad andarci a riparare da qualche altra parte.

No comments: